Il tracciato brianzolo è il più veloce tra quelli iridati: il record assoluto del circuito è di 1'18"887 con una media di 264,362 km/h, la più alta di sempre, stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio d'Italia 2020. Tale tempo però non è considerato ufficiale perché non stabilito in gara.
Il tracciato di Monza è un circuito estremamente tecnico dove è fondamentale un ottimo setup meccanico e in cui l'abilità del pilota in frenata è determinante, dal momento che nei 5793 metri del tracciato si contano ben quattro lunghi rettilinei dove le vetture di Formula 1 superano abbondantemente i 350 km/h. Per questo motivo deve essere affrontato con una macchina particolarmente "scarica" ed è noto tra gli appassionati come il tempio della velocità. Ciò obbliga i fornitori di carburante e lubrificanti a sviluppare soluzioni apposite per la tappa, addirittura nel mondiale di Formula 1 vengono progettate delle soluzioni aerodinamiche apposta per questo tracciato, unico nel suo genere.
Presso il circuito è inoltre attivo un centro ricerche che sviluppa prodotti e servizi di pubblica utilità. Storicamente il circuito è stato utilizzato per lo sviluppo di asfalti speciali, i freni a disco, gomma runflat, i combustibili alternativi come gas, metano, bioetanolo. A Monza sono nati, tra gli altri: il guardrail e il trasponder che ha dato origine al telepass.
In assenza di video, andiamo a scoprirlo nel dettaglio:
Variante Goodyear (o variante del rettifilo): Si arriva lanciati lungo il rettilineo dei box, la frenata è violenta dopo il cartello dei 150 m: si passa dalla velocità massima, circa 275 km/h con le vetture gt3 più potenti, a soli 70-80 km/h in una manciata di secondi, si scalano le marce fino anche alla prima a seconda della rapportatura dell’auto. Qui è importantissimo non andare in bloccaggio per non compromettere il tempo sul giro. Si affronta uno strettissimo cambio di direzione destra-sinistra passando in modo aggressivo sul cordolo in entrata, si lascia scorrere la vettura nella parte centrale e la si conclude con una dolce progressione verso l'esterno in uscita.
Curva Biassono (già curva Grande o Curvone): una lunga curva a destra dal raggio molto ampio. Vi si arriva in piena accelerazione dalla variante Goodyear cercando di mantenere una traiettoria pulita e precisa nonostante le sconnessioni dell'asfalto a centro curva.
Variante della Roggia: si arriva a circa 250 km/h a questa veloce variante sinistra-destra dopo aver percorso in pieno la curva Biassono. Si frena appena prima del cartello dei 100 m fino in 1-2ª marcia, cercando di rimanere più largo possibile sulla destra per non perdere velocità in entrata e consentire un'ottima ripresa verso le due di Lesmo. La variante presenta cordoli molto alti e dissuasori di velocità all'interno della via di fuga, completamente asfaltata, per evitare vantaggi a chi provasse a tagliare eccessivamente la traiettoria.
1° curva di Lesmo: si arriva in accelerazione dalla variante della Roggia, è una curva a destra da 3ª marcia di media velocità, con uscita cieca. Si cerca di frenare profondo nella curva per mantenere velocità nella parte centrale. Attenzione a non perdere il punto di corda nel centro curva, qui è facile uscire sulla ghiaia in sottosterzo.
2° curva di Lesmo: seconda curva a destra di media velocità. Si frena al cartello dei 50m, si lascia scorrere l’auto toccando l'apice interno e si cerca la massima ripresa verso il lungo rettilineo che termina alla variante Ascari.
Curva del Serraglio: è una lievissima piega a sinistra dal raggio estremamente ampio (oltre 600 metri) e in discesa. Il rettilineo incrocia nella sua parte finale il sottopassaggio della curva Sopraelevata Nord dell'anello di alta velocità.
Variante Ascari: vi si arriva a quasi 270 km/h, si frena molto tardi cercando di mantenere velocità nella prima svolta secca a sinistra da 3ª marcia. Dopo la frenata si affrontano in rapida successione tre curve speculari sinistra-destra-sinistra che immettono sul rettilineo opposto ai box. In questo le auto con un buon setup meccanico possono guadagnare quasi 1 secondo. All'uscita dalla variante in 4ª marcia ci si porta al limite del cordolo esterno che delimita il tracciato e ci si lancia sul rettilineo verso la Parabolica. La velocità di uscita è fondamentale in questo punto per tentare un sorpasso.
Curva Parabolica: nel rettilineo che conduce a questa lunghissima destra a raggio variabile si toccano i 250-260 km/h, quindi si frena dopo l'erba sintetica sulla sinistra al cartello dei 100 metri, si scala fino in 3ª marcia, si tocca l'apice in ingresso e si percorre il tratto finale in piena accelerazione scorrendo verso l'esterno e imboccando il rettilineo d'arrivo a velocità già molto elevate.
Questo il teatro del 4° Round del campionato 100 Km Gt3 targato GTItalia.
Classifica Campionato
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Riassunto Tappa 4
Dopo lo stop forzato a causa del disastroso aggiornamento di Kunos della settimana scorsa con conseguente rinvio della Endurance di Silverstone a data da destinarsi, i piloti sono carichi e la frenesia di scendere in pista si fa sentire. Si contano ben 32 Iscrizioni! Dopo qualche defezione improvvisa si stabilisce che in stanza A saranno 17 piloti a scendere in pista mentre i restanti 13 si daranno battaglia in stanza B.A raffreddare, però, i bollenti spiriti sarà una fantastica ed innocente pioggerellina che cade sul circuito rendendolo bagnato ma non troppo; la strategia e l’intuito di ciascun partecipante sarà fondamentale
Partiamo dalle prove libere.
L’incertezza sulla combinazione assetto/pneumatici fa da padrona, e cominciano ad emergere anche nomi nuovi (finalmente) che in queste condizioni non se la cavano affatto male. Mentre alcuni riescono a guidare come se fosse praticamente asciutto, altri arrancano nelle retrovie senza riuscire a trovare una soluzione.
Si passa alle qualifiche e la situazione non cambia con distacchi sui tempi abissali, distacchi che non eravamo più abituati a vedere almeno nel giro secco.
La gara comincia con la solita fastidiosa acquetta che non cala e non aumenta. Come potrete immaginare la prima curva ha subito fatto le prime vittime, un gruppetto di auto che in amicizia fanno un assembramento poco piacevole. Davanti la lotta e il passo sono serrati, i primi 4 in poco più di 2 secondi cominciano a battagliare. Assisteremo ad errori sia davanti che a centro gruppo e i colpi di scena non mancheranno.
Vi starete chiedendo perché non faccia nomi? Semplice. Perché per sapere tutto quello che è successo e come è andata a finire dovete guardarvi l’oramai immancabile live, commentata delle voci ufficiali GTItalia Tinca e Kapa! Quindi muoviti e vai sul canale Youtube o Twich a goderti lo spettacolo.
E ricordati a fine gara di votare il sondaggio del pilota della serata, mi raccomando!
Io invece vi do appuntamento alla tappa #5 Mercoledì prossimo a Misano, seconda ed ultima tappa italiana di questo avvincente campionato!
Il Vostro SeoPanda
Podio Stanza A
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