Bell'articolo, non troppo lungo e conciso. Per questo motivo lo ripropongo sul nostro forum e vediamo cosa esce fuori.
Fonte: GameSoul.itTra la fine del 1983 e l’inizio del 1984 l’industria dei videogame, fino a quel momento in vertiginosa ascesa come uno shuttle lanciato da Cape Canaveral, entrò in crisi precipitando in un profondo abisso economico e trascinando con se quanti avevano investito sogni, speranze, capacità e denaro…molto denaro. Il periodo è conosciuto come La fine della seconda generazione dei videogiochi. Il motivo che generò un evento così catastrofico su un mercato fiorente fu poi ampiamente riconosciuto e sostanzialmente diviso in tre cause che si alimentavano fra loro:
Il laser game, la risposta delle sale gioco alla crisi
- Scarsa qualità dei videogiochi. Un sovraccarico del mercato prodotto dalla fuga dei programmatori di Atari e di Mattel che non si ritenevano sufficientemente retribuiti e la corsa di aziende totalmente impreparate ad accaparrarsi fette di mercato in questo campo.
- Arrivo dei primi Home computer. Perché spendere molto denaro per una console con giochi orrendi, quando con lo stesso prezzo si poteva acquistare un piccolo computer che oltre ai giochi poteva svolgere funzioni impensabili per l’utenza di allora come la videoscrittura o la contabilità familiare?
- Una selvaggia guerra dei prezzi. Con il mercato delle console annichilito, le case produttrici di home computer si imbarcarono in una guerra di prezzi al ribasso per la conquista della nascente informatica di consumo che si rivelò fatale per tutti. Molte aziende come la Texas Instruments o la Sinclair si ritirarono dal mercato, lasciando una “vittoria di Pirro” nelle mani della Commodore che nonostante la diffusione di C64 e Vic20 rimase a leccarsi le ferite per lungo tempo.
l’Atari VCS-2600…prima della crisi.
Con 5 milioni di cartucce di “E.T” sepolte in una discarica in Messico insieme a quelle di “Pac Man” la fine era vicina…
Alla crisi seguì un vuoto di circa 3 anni, durante i quali il mercato dei videogiochi non segnò alcun sviluppo significativo per le console, ma che stimolò l’espansione dei giochi da bar e delle sale giochi, che nel 1983 raggiunsero il loro picco negliarcade, con l’uscita di Dragon’s Lair, il primo videogioco laserdisc, che mantiene tutt’ora una certa notorietà, a dispetto di Firefox direttamente tratto dal film di Clint Eastwood, ma assolutamente lontano dalle atmosfere videoludiche dell’opera di Don Bluth.La crisi cessò quando nel 1985 la Nintendo immise sul mercato il Nintendo Entertainment System (NES).
Il NES…un giro di boa.
Da allora ne è passato di tempo, generazioni di videogiocatori si sono succedute davanti a televisori e monitor di ogni specie e grandezza, hanno affrontato l’evoluzione grafica di pixel colorati che lentamente si trasformavano in stupende principesse, gagliardi guerrieri e terribili mostri.Ps1, Xbox,Ps2,Ps3,Xbox 360, Ps4, Xbox ONE, e PC con schede grafiche e processori sempre più potenti e competitivi rispetto alle console o innovazioni tecnologiche altamente avanzate come quello apportato da WII Nintendo e la sua interazione senza bisogno di joystik, poi superata da Kinect e l’immediatezza del game portatile attraverso micro console come VITA, magnetizzano sempre l’attenzione di giovani e vecchie generazioni (queste ultime sempre più in difficoltà davanti alla frenesia della videoludica) oscillando fra il sogno di un film e l’immediatezza della realtà vissuta.
Eterni avversari…
Ed è proprio con la realtà vissuta che bisogna fare tuttavia i conti. Una terrificante crisi economica mondiale iniziata nel 2008 e tuttora in atto ha forse costretto i gagliardi videogiocatori, guerrieri dentro e umani fuori a mettere da parte le proprie abitudini videoludiche?
…l’un contro l’altro armati…di gamepad!
E’ questo che vogliamo sapere da voi…mentre l’industria dei videogame continua a sfornare console sempre più potenti a costi poco accessibili e videogiochi graficamente eccellenti ma sempre più fotocopia, come si pone il fruitore di tutto questo?
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Risultati da 1 a 10 di 16
Discussione: Il Videogiocatore al Tempo della Crisi
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17-02-14, 19:31 #1
Il Videogiocatore al Tempo della Crisi
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17-02-14, 20:11 #2
nessuna risposta va bene per me...fino a 5/6 anni fa scaricavo tutto e giocavo praticamente solo il single player..su console avevo pochi giochi e tutti originali..negli ultimi anni ho giocato praticamente solo a 3 giochi: gt5,bfbc2,bf3.
poi ho preso bf4 ma dopo poco mi sono stufato un po' per poca voglia un po' perchè è un disastro, AC l'ho preso e aspetto di vedere come procede lo sviluppo..GT6...bè lo sapete già
riassumendo la crisi non mi tocca,ma perchè non comprerei lo stesso anche se fossi milionario...e se proprio devo farlo aspetto che prima esca il gioco per vedere in che condizioni si trova
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17-02-14, 20:20 #3
Costi poco accessibili? si trovano giochi vecchi di 2-3 mesi per ps3 a 30 euro. Sono molto accessibili, ed è questa la loro forza. ricordo che 20 anni fa i giochi per sega mega drive costavano anche 100-130.000 lire che in proporzione era molto di più
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17-02-14, 21:15 #4
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17-02-14, 21:19 #5
Bè per me il discorso fila... Quando mi comprai la PS3 era un bel periodo lavorativo, la ditta pagava bene, anzi benissimo e infatti compravo giochi anche solo guardando la copertina, ne ho ancora un paio incelofanati perchè giorni dopo l'acquisto mi rendevo conto che erano giochi di merda e mi ripromettevo che l'avrei ridati indietro al GameStop.
Ora è tutta n'altra storia.. Al D1 lo compro ancora qualche titolo, vedi South Park preordinato l'altro ieri, ma devono proprio essere giochi che aspetto da mesi.. Per tutti gli altri attendo che si abbassino i prezzi, o lo cerco UK.
Ma il discorso è più che altro che appena presa la PS3 ero preso dall'entusiasmo non avendo sfruttato per niente la 2 (fissa per il pc-gaming). Si ritornava finalmente a giocare sul divano spaparanzati invece che sulla scrivania. Solo che.. passato un anno.. passati 2.. passati 3.. mi saono reso conto che la qualità dei giochi è calata in un modo impressionante rispetto a quando giocavo con la PS1 e col PC. Se prima ogni 2 mesi usciva un gioco Must-To-Have, ora è tanto se questi titoli sono 1 o 2 l'anno, tipo ora come ora, nel 2013 nemmeno mi viene in mente un gioco da etichettare come "gioco dell'anno". Nessuno ha lasciato il segno secondo me.. Detto questo, come cazzo è che più andiamo avanti e più i giochi contano di più.. Non so se l'avete notato ma sopratutto le limited e collection ormai superano i 100€ e spesso dentro ci trovi solo l'art book e i codici per sbloccare cose nel gioco... allucinante.
Per i Videogame, che sono la mia seconda passione in assoluto, sono disposto a spendere buona parte dello stipendio.. il punto è che non sono più disposto a farlo per giochi che sono la copia della copia della copia di un gioco venuto male di una saga che ha 33 anni. Voglio novità, IP nuove cazzo! Ormai c'è sto andazzo di riprendere titoli vecchi e rifarli HD... Ma cristo santo..
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17-02-14, 21:22 #6
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17-02-14, 21:57 #7
x me la crisi è molto relativa finché c'è gente che si presenta al negozio 3 ore prima dell'apertura per poter avere il gioco/console/telefono ed essere il primo della lunga fila......
io ho sempre fatto che se esce il gioco che mi piace (tipo gta, gt5 o gt6) lo cerco di comprare al dayon, ma se esce un gioco che mi incuriosisce e già so che ci giocherò un mese e poi lo rivendo neanche lo compro, o per lo meno lo compro dopo un mese o due con i miei amici, finito di giocare tutti, lo andiamo a rivendere perdendo solo 5-10€....GTItalia dipendente!
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17-02-14, 22:25 #8
la crisi?
la combatto con l usato e cercando di informarmi il più possibile nei siti e nelle riviste di settore.
TapatalkUltima modifica di KeyserSoze; 18-02-14 alle 01:22
Meno ingegneri,Più filosofi
https://www.youtube.com/watch?v=uQTg-AHlvhI
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17-02-14, 22:46 #9
bò.....io gioco solo a gt6 per il resto due spicci raramente per i giochi .....ho preso tipo gta ...grande delusione , almeno per l'off line
per il resto se un gioco mi prende lo pio altrimenti non m ne frega na mazz di regalare i soldi pe le stesse cose riprodotte in serie .
Ps finche ci saranno i bimbi minchia a rompere hai genitori per comprargli ste cazzate , continueranno a produrle .
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18-02-14, 00:15 #10
Compro pochi giochi ormai, a prescindere dalla crisi ho trovato passatempi migliori, cmq rispetto chi passa 10 ore e più abun videogioco, l'abbiamo fatto tutti mi sa, qui dentro.
( I primi saranno "DECIMI" )
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M.SCHUMACHER
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